Partigiano, liberò Parma
Chiunque l’abbia incontrato non dimentichera’ facilmente Piero
Boni, una delle figure di spicco del mondo del lavoro e del sindacato
per moltidecenni. Ma soprattutto, come amava ricordare, era un partigiano. Col nome di
battaglia ”Piero Coletti” liberò Parma. Boni, nato a Reggio Emilia 89
anni fa, e’ stato un eroe della Resistenza, capo partigiano e Medaglia
d’argento al Valor militare: partecipo’ alla liberazione di Parma (rpt
Parma) dopo aver passato dieci mesi nelle Brigate Matteotti. E a Parma,
il 25 aprile del 2003, è tornato per parlare della sua Resistenza come
ospite d’onore. Membro dell’Ufficio sindacale del PSI, nel primo dopoguerra entra a
far parte dell’Ufficio Segreteria della Cgil. Nel 1957 diventa
segretario nazionale della Fiom. Nominato membro del Cnel come
rappresentante Cgil nel 1958, verra’ confermato in quel ruolo fino al
1995. Nella primavera del 1960 viene eletto Segretario generale
aggiunto della Fiom, a fianco di Luciano Lama, e membro dell’esecutivo
della CGIL; carica che gli verra’ confermata nel 1962 e nel 1964, a
fianco di Bruno Trentin.Nel 1973 viene eletto segretario generale
aggiunto del sindacato, anizzazione, carica che manterra’ fino al 1977,
anno in cui si dimettera’ dalla segreteria. Nello stesso anno assume la
Presidenza della Fondazione Giacomo Brodolini, un incarico mantenuto
per moltissimi anni. Piero Boni e’ stato anche Presidente della
Commissione Lavoro del Cnel tra il 1977 e il 1988 e, per alcuni anni,
membro del Comitato Economico della Ue.
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